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Item Banking development and corporate financial policies : the game-changing role of FinTech and globalization(Università della Calabria, 2021-08-04) Fasano, Franco; Rubino, Franco Ernesto; La Rocca, MaurizioBanks are the engine of firm growth and the extant literature suggests that the local banking development, in terms of geographical concentration of bank branches and proximity to the customers, matters to corporate financial policies, especially for SMEs. However, new financial technology and globalization of financial markets could threaten the relevance of local bank branches. The present thesis studies two new issues in this field of research and investigates whether FinTech and the international integration of financial markets shape the effect of local banking institutions on firm value creation processes. Results reveal that banking integration and banking digitalization mitigate the role of local banking development. However, the bank-entrepreneur relationship is still important and fosters the provision of bank credit, which represents the fuel that feeds the firm growth.Item Corporate governance e gender diversity in Italia(2018) Aura, Francesca; Rubino, Franco ErnestoItem Criteri di ripartizione delle risorse al sistema universitario statale italiano : analisi empirica e riflessi su un caso studio(Università della Calabria, 2021-09-02) Mazzitelli, Diego; Rubino, Franco Ernesto; Veltri, StefaniaLa modalità di approccio alla gestione delle amministrazioni pubbliche negli ultimi vent’anni è cambiata radicalmente sia a livello internazionale che nazionale. Università e Ricerca sono contesti nei quali la valutazione è entrata prepotentemente come strumento politico e di gestione, rivolto al perseguimento di efficacia ed efficienza della performance, dell’organizzazione amministrativo-contabile. L’inizio del cambiamento e l'introduzione di processi di valutazione nelle università italiane coincidono con una evoluzione normativa che si è susseguita nel tempo. Negli ultimi anni, una crescente competizione tra istituzioni universitarie oltre alla stretta economica con tagli alla spesa, hanno impattato sulle metodologie strategico - gestionali delle singole università in relazione ai rispetti PMS1. Nel tempo, per la valutazione delle performance delle amministrazioni pubbliche e nel caso specifico delle istituzioni universitarie, si è resa necessaria l'esigenza di avere sistemi unici di valutazioni. Al fine di poter rendere confrontabili le diverse organizzazioni sul piano qualitativo ed economico e poter determinare un'assegnazione equa delle risorse sulla base dei risultati raggiunti. Il nostro lavoro, attraverso un quadro generale sull'evoluzione normativa dei sistemi di finanziamento e delle performance delle Università, consente di analizzare i processi che hanno segnato il profondo cambiamento del sistema universitario italiano caratterizzato anche da una maggiore autonomia degli atenei rispetto al Governo centrale. L'obiettivo della nostra ricerca è quello di analizzare e verificare che gli attuali criteri di attribuzione delle risorse agli atenei in Italia non favoriscono una redistribuzione equa ed efficace delle stesse. Inoltre si evidenzia che tra i parametri più influenti nella redistribuzione delle risorse sembra esserci la contribuzione studentesca, pertanto, ad elevati livelli di tassazione corrispondono maggiori finanziamenti sia in termini di Punti Organico (PO) che di Fondo per il Finanziamento Ordinario (FFO). Infatti, l’attuale sistema di ripartizione delle risorse costituisce un vantaggio per le università del nord rispetto a quelle del sud in quanto al centro-sud i redditi delle famiglie sono più bassi e la tassazione è già al limite massimo; il FFO dovrebbe compensare questa mancanza di risorse ma gli attuali criteri di attribuzione delle risorse non lo consentono. Il presente lavoro di tesi è articolato in sette capitoli. Nel primo capitolo viene delineato un quadro generale della normativa che disciplina il funzionamento delle università italiane con un particolare approfondimento sulla Riforma Gelmini del 2010, cardine nel processo di cambiamento del sistema universitario nazionale. Nel secondo capitolo è approfondito l’argomento dell’autonomia finanziaria e della gestione contabile delle università con una trattazione degli interventi modificativi e integratici delle riforme; in particolare, vengono analizzate le fonti di finanziamento, principalmente il Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) e i Punti Organico (PO), e il passaggio dalla contabilità finanziaria a quella economico-patrimoniale. Nel terzo capitolo viene analizzata la composizione del personale docente universitario e, in particolare, i nuovi meccanismi di reclutamento. Il quarto capitolo viene dedicato all’analisi di regressione multipla e ai test statistici per la valutazione della significatività dei risultati ottenuti. Nel quinto capitolo, invece, sono stati ampiamente descritti gli argomenti riguardante i dati panel e i modelli maggiormente utilizzati, che saranno oggetto di utilizzo per l’analisi econometrica. Il metodo panel infatti, prevalente nella letteratura della crescita, consente la stima e la formulazione di modelli interpretativi qualitativamente ottimali dei fenomeni oggetto di analisi. Nel sesto capitolo, abbiamo sviluppato l’analisi empirica grazie all’utilizzo di un dataset avente caratteristiche panel con oggetto un campione di atenei italiani. Per questo, i dati, relativi alle variabili esplicative individuate nel modello teorico, sono disponibili interamente. Infatti, abbiamo voluto approfondire l’effetto, sia sul Fondo di Finanziamento Ordinario e sia sui Punti Organico, degli indicatori che valutano i livelli di efficacia, efficienza ed economicità degli atenei e la qualità della ricerca accademica. L’ipotesi fatta sulla base degli studi esplorativi eseguiti conferma che miglioramento di tali indicatori corrisponde un incremento dell’allocazione delle risorse del Fondo di Finanziamento Ordinario e dei Punti Organico. In primis andremo a valutare il modello lineare statico con annessi dati panel; In seguito verificheremo il modello ad effetti fissi e il modello ad effetti random; Per finire, attraverso l’utilizzo del test di Hausman andremo a verificare quale dei due stimatori (FE e RE) sia realmente il più adeguato. Per la generazione dei risultati finali, per la sua potenza di calcolo, è stato impiegato il software Stata. Infine, nel settimo ed ultimo capitolo ci focalizzeremo sull’Università della Calabria descrivendo il suo passaggio dalla contabilità finanziaria a quella economico patrimoniale e sulle problematiche legate all’allocazione delle risorse pubbliche per il funzionamento ordinario degli atenei, le quali coinvolgono principalmente le università del Mezzogiorno.Item CSR e performance delle imprese energetiche italiane(2017) Aura, Caterina; Rubino, Franco ErnestoIl presente elaborato mira a focalizzarsi sullo studio della Responsabilità Sociale dell’Impresa, spesso abbreviata con l’acronimo "CSR" (Corporate Social Responsibility), che nella sua accezione più ampia vuole integrare istanze sociali e ambientali nella più generale gestione aziendale. L’interesse per questo argomento è cresciuto e si sta ampliando sempre più per il fatto che, comportarsi in maniera socialmente responsabile, almeno per le grandi aziende, dal 2017 diventerà obbligatorio. L’UE introdurrà inoltre meccanismi premianti per quelle aziende che, pur non essendo direttamente interessate, accoglieranno volontariamente la sfida Nello specifico del lavoro la Rsi quindi viene dapprima valutata e intesa come leva strategica del management aziendale e successivamente, viene analizzata la rilevanza e l’impatto economico che tale impostazione può esercitare sull’azienda. In particolare il lavoro si sviluppa su 3 capitoli. Nel primo capitolo vengono descritte le origini della CSR, il quadro di riferimento storico, le critiche, i punti di contatto con la teoria degli stakeholder, per poi passare alla definizione del concetto di "rendicontazione sociale". Nei contenuti del secondo e terzo capitolo sono discussi gli approcci e gli strumenti alla Rsi; viene costruito e descritto un modello di business case su un campione di aziende Italiane quotate del settore dell’energia elettrica, per valutare l’influenza della Rsi sulle performance d’impresa. Tale modello viene poi, analizzato per vedere se sia possibile o meno allargarlo per lo studio di tutte le imprese che operano in quel settore, ovvero se sia possibile arrivare ad un modello interpretativo generale che valga al di là del singolo caso. Se si leggono i precedenti lavori sull’argomento, ci si rende conto che, sono stati fatti molti tentativi di studio sulla relazione tra "CSR e performance d'impresa", con riferimento a situazioni di contesto per singole imprese, ma sono pochi i casi di in cui si è cercato di costruire un modello che avesse una valenza generale per tutto il settore delle imprese esaminate. Infine vengono illustrati e descritti, l’analisi del modello, i relativi risultati e la verifica delle ipotesi fino ad arrivare alle conclusioni, contenute nel quarto ed ultimo capitolo, corredato da riflessioni e critiche, illustrandone i possibili sviluppi futuri. La scelta di studiare ed approfondire questa tematica è dettata dal fatto che, oggi l’attenzione alla CSR è talmente diffusa che, conformarsi ad essa, è diventata per le imprese praticamente una necessità, se esse vogliono fornire un’immagine positiva della loro attività agli occhi dei 5 consumatori, degli investitori e, più in generale, dell'ambiente in cui l’azienda produce e vende: solo così si possono raggiungere migliori livelli di performance. I contributi offerti da E. R. Freeman (Stakeholder Theory), A. B. Carroll (Piramide di Carroll) e M. Porter (La catena del valore sociale), hanno determinato il passaggio decisivo verso una sistematizzazione del concetto di CSR, superando i paradigmi del pensiero liberale di Adam Smith e della Shareholder Theory di Friedman.(Troise F., 2013). La massimizzazione del profitto quindi non rappresenta più per l’azienda l’unico scopo o fine indiscusso come sostenuto nel tempi dalle teorie neoclassiche. Si viene profilando allora nel sistema economico e sociale un nuovo modo di fare e dare vita all’impresa; un modo in cui la necessità di integrare le questioni etiche, sociali ed ambientali all’interno della strategia aziendale rappresenta l’aspetto chiave oltre che della moderna economia, anche del resto del mondo.Item Essays on real options(Università della Calabria, 2021-08-07) Iakimova, Elena; Rubino, Franco Ernesto; Lamantia, Fabio Giovanni; De Giovanni, DomenicoThe dissertation explores the use of the real options method in solving various problems. The aim of the work is to develop a tool kit for evaluating real options, which allows for the analysis, planning, and management of investments realised in conditions of high uncertainty. The object of the research is the investment projects of enterprises, implemented in conditions of uncertainty and for different market conditions. The subject of the research is the value of alternative options for action and the impact of managerial flexibility on the value of investments. Research methods include logical and comparative analysis, systems approach, economic and mathematical modelling. The main results of the dissertation include determining the conditions of applicability of models of real options and identifying new directions in the application of the method of real options related to investment planning and risk management. The research results can be used to analyse investments characterised by a high level of risk and allow adjustments to the original strategy in different market conditions.Item Gender diversity as determinants of firm's decisions and performance: role of moderators and corruption(2017) Neha, Neha; Rubino, Franco Ernesto; La Rocca, MaurizioThe objective of this doctoral thesis is to provide insights to the literature on gender-diversity. Thus, all the work shares a common theme of gender-diversity, exploring how the specific features of female affect business activities and performance. In particular, three empirical chapters directly investigate the role of female representation in business on financial decisions and corporate performance, or indirectly the gender specific effect of corruption on firm value. The first chapter is an empirical analysis of the relationship between gender-diversity in management and debt maturity choice of firm for a sample of European corporations. It is aimed to reinforce the role of gender in determining the debt maturity choices, by implementing the role of national cultural moderators on the extent of the premised relationship. The second chapter examines how gender heterogeneity in management or board level affects the financial performance of the firm for a sample of European companies, by applying the national cultural factors as moderator. Finally, the third chapter investigates the relationship between the firm level corruption and financial performance of the firm for a sample of European enterprises, by highlighting the significance of gender-specific corruption in exploring the firm-level consequences of corruption. In summary, the empirical findings of all three chapters advocate that gender is one of the important dimensions of human capital and can reflect the functioning and decisions of company in multiple ways. Specifically, the outcomes of our empirical studies shed light on how the presence of female in the organization can contribute to improve the overall performance of the companies. The results recommend promoting women empowerment policies in order to effectively utilize this untapped and unique source of human capital. In addition, the last study evidence of firm-specific corruption effects on corporate performance emphasize that corruption in any form is not just a matter of ethics, but it is unbearable to have huge losses to enterprises value as it seems like a slow poison, gradually damaging the entire governing and management structure of any organization and it must be cured.Item Integration of financial inclusion and microfinance in developing countries(Università della Calabria, 2021-03-03) Le, Thu Nga; Rubino, Franco Ernesto; Infante, Davide; Smirnova, JannaThis doctoral thesis contributes to studies in development economics, which in particular, financial inclusion, microfinance, and women empowerment. It comprises three separated chapters of theoretical and empirical discussions as below. Chapter 1 quantitatively examines how the incoming remittances affect financial inclusion using a global aggregate dataset from World Bank Findex in the year 2017. Three principal measures of financial inclusion are the possessions of account (at a formal financial institution), debit card and credit card. The findings indicate that the influences of receiving remittances are significant on the probability of account and debit card ownership, but not on credit card. Besides, the extended estimations regarding saving activities show that remittances induce saving, especially for business investment and at informal channels. Further, the clustering approach divides the sample into four country groups of similar socioeconomic settings, which later shows that the driven effects of remittances are stronger in lower income country groups rather than in the wealthier countries. Chapter 2 focuses on the digital application of microfinance institutions (MFI). In particular, it investigates the impact of female borrowers, who comprise the majority of microfinance programs, on the probability of MFIs owning a website and offering mobile banking services. Digitalization or technology adoption is proxied by the availability of websites and mobile banking services at disposal. The sample includes 311 MFIs from 23 Asian countries with information of technology adoption being self-gathered, combined with other data related to the properties of MFIs, countries or regions being taken from MIX Market, and World Bank. This is one of the first regressionbased analyses on this aspect, particularly look at the relationship of female borrowers and technology in the microfinance sector. The conclusions show that women borrowing induces the availability of website but not the mobile financial services, except for the South Asia region where microfinance programs are very prevalent. Further, profit-oriented MFIs which are believed to have more freedom in financial sources and comparative advantage in infrastructure, are more likely to digitalize their services. Overall, the finding emphasizes on the importance of maintaining a sufficient women client proportion with appropriate financial literacy in developing technology system in MFIs. Chapter 3 investigates the impact of business and gender training on the level of women empowerment at one of the MFIs in Vietnam. Through the random control trial, women empowerment is quantified over both short and long time periods. At first, the factor analysis helps to construct an index which categorizes the empowerment concept into three layers: individual, household and community. After that, the difference in difference approach is applied to measure the training impact. The results show that the training overall increases women empowerment in all three levels, especially when the husbands are invited to join the training too. Particularly when there is husbands’ presence, the individual and community empowerments are significantly higher even in a longer time period. Notably, living in a crowded family could potentially be an issue that hinders the empowerment at household level. In conclusion, the overall studies suggest different approaches to facilitate financial inclusion, either by promoting appropriate means of transaction for the unbanked; utilizing technology so that MFIs can scale up current products and bring reciprocal benefits for both clients and their own businesses; or delivering tailor-made training that emphasizes not only on monetary but also on non-monetary aspects, aiming at sustainable results in the long run. Inclusive growth is attainable by not only expanding the possibilities, but also bringing the gaps - helping individuals take advantage of economic opportunities that many are lack thereof.Item La diagnosi precoce della crisi nelle giovani imprese(Università della Calabria, 2021-05-25) Miracco, Rosetta Pasqualina; Rubino, Franco ErnestoLe nuove imprese contribuiscono alla crescita economica e dell’occupazione sia nei Paesi sviluppati che in quelli in via di sviluppo; per questa ragione, ed anche alla luce dei numerosi fallimenti di mercato che ne determinano la cessazione già nei primi anni di attività o che ne limitano la crescita, gli interventi pubblici a sostegno dell’imprenditorialità innovativa sono diffusi in molti Paesi. L’uscita dal mercato delle giovani imprese è solo l’atto conclusivo di un processo che si manifesta nel corso del tempo attraverso una serie di “sintomi” e comporta perdita di reddito, perdita di posti di lavoro e sradicamento delle famiglie; essa ha anche un impatto significativo sulla disponibilità di nuovi capitali di rischio e, quindi, sul processo di creazione di altre nuove imprese. Con il presente lavoro si vuole fornire un contributo alla formulazione di modelli utili alla diagnosi precoce della crisi delle giovani imprese italiane, valutando l’impatto sulla sopravvivenza e la predittività di indicatori economico-finanziari riferibili a diverse dimensioni della performance e di variabili qualitative che tengono conto dell’eventuale appartenenza della giovane impresa ad un gruppo di imprese e del suo valore tecnologico, attraverso uno studio empirico condotto con le applicazioni statistiche della survival analisys e della regressione logistica.Item La compliance in tema di sistema di controllo interno e gestione dei rischi : effetti sulle performance operative e determinanti(Università della Calabria, 2021-08-06) Tassone, Tonia; Rubino, Franco ErnestoNel corso degli ultimi decenni l’importanza del sistema di controllo interno e gestione dei rischi, quale strumento di governo aziendale per il raggiungimento efficacie ed efficiente degli obiettivi aziendali, è stata ampiamente riconosciuta da accademici e practitioner di tutto il mondo. Con il presente lavoro si è inteso rispondere alla call lanciata dalla comunità scientifica relativa all’esigenza di nuove analisi e contributi empirici sugli effetti dell’applicazione del sistema di controllo interno e gestione dei rischi sull’attività d’impresa nel contesto europeo. In particolare, l’obiettivo vuole essere duplice: i) comprendere se una maggiore qualità della compliance alle raccomandazioni fornite dal Codice di Autodisciplina, in tema di controlli interni e gestione dei rischi, migliora le performance operative delle società quotate italiane; ii) comprendere quali sono i principali fattori interni che inducono le società quotate italiane a migliorare la qualità della compliance alle predette raccomandazioni. Lo studio fa riferimento al contesto italiano, poiché ancora poco esplorato e ben rappresentativo di quello europeo, e analizza un campione di 111 società quotate appartenenti a 9 differenti settori industriali. Al fine di valutare impatto e determinanti della qualità della compliance, si è proceduto con la costruzione di un apposito score (l’Internal Control System Compliance Score- ICSCS), sottoposto ad opportuni test di affidabilità e validità. I risultati indicano un effetto positivo e statisticamente significativo della compliance or explanation alle raccomandazioni inerenti al sistema di controllo interno e gestione dei rischi sulle performance operative, confermando quanto tendenzialmente sostenuto dalla letteratura d’oltreoceano. Inoltre, emerge che i fattori interni all’azienda che influenzano maggiormente la qualità della compliance or explanation risultano essere relativi alla composizione del CdA, piuttosto che alla sua dimensione o al suo funzionamento.Item La dinamica dei prezzi nella distribuzione al dettaglio del carburante in Italia : evidenza da tre studi empirici(Università della Calabria, 2021-08-05) Marra, Mario Silvio; Rubino, Franco Ernesto; Rose, GiuseppeQuesta tesi offre tre lavori che possono essere letti indipendentemente l'uno dall'altro. Nei tre capitoli viene analizzato il prezzo e le strategie di prezzo nel mercato al dettaglio del carburante per autotrazione italiano da tre angolazioni diverse. Nel primo capitolo considerando il prezzo medio giornaliero dei vari marchi per l'intero territorio italiano e usando un modello alle differenze doppie si dimostra come le compagnie adottino diverse strategie di punishment a cambi di strategia di prezzo messe in atto da una singola compagnia. Nello speci fico si evidenzia come la reazione di alcuni marchi si manifesta con una particolare strategia Trigger che protrae il punishment per alcuni periodi successivi allo sconto. Le altre compagnie adottano una strategia Trigger più leggera, ossia la Tit-for-Tat. Questo è veri ficato sia nel mercato in cui c'è stata effettivamente la deviazione, ossia il Self-Service, sia nel mercato parallelo del Servito. Il secondo capitolo offre una lettura più generica di formazione del prezzo al dettaglio. L'ambito di applicazione empirica sono le province del Lazio. In questa parte coinvolgendo la serie storica del prezzo del carburante, la serie storica per il prezzo spot del Brent, entrambi per gli anni 2015-2018, e costruendo un classico Error Correction Model alla Engle and Granger (1987) e alla Engle et al. (1989) per decomporre il prezzo, si dimostra come le caratteristiche dei mercati locali della distribuzione al dettaglio del carburante siano importanti per l'individuazione dell'asimmetria nel prezzo (rockets and feathers). Inoltre lo studio evidenzia come i lavori condotti con variabili nazionali ed aggregate non consentano di cogliere le tipicità dei mercati locali della distribuzione al dettaglio del carburante con conseguente incapacità di trovare possibili asimmetrie. La tesi conclude con un capitolo dedicato alla dipendenza spaziale tra stazioni di vendita al dettaglio del carburante nella città di Roma. Utilizzando uno Spatial Autoregressive Model e sfruttando lo shock macroeconomico creato dalla pandemia da coronavirus (COVID-19) è stato possibile dimostrare che uno shock negativo sul consumo del carburante ha effetti negativi sulla concorrenza tra stazioni vicine. Inoltre rispetto alla fase pre-shock si evidenzia un aumento nella dipendenza spaziale nel prezzo tra vicini.Item La rivoluzione digitale nei servizi finanziari : evidenze empiriche sul mercato italiano(Università della Calabria, 2021-08-05) Tropea, Fiorella Francesca; Piluso, Fabio; Rubino, Franco ErnestoIl progresso dell'Information Technology (IT) ha assicurato un grande successo nella maggior parte dei settori. Laddove gli studiosi concordano sul fatto che le tecnologie self-service e i canali di servizi online forniscono vantaggi significativi sia alle aziende che ai clienti, il settore finanziario è sempre stato considerato conservatore piuttosto che progressista nell'utilizzo e nella fornitura di questi nuovi servizi. Tuttavia, le esigenze e le normative in rapida evoluzione dei clienti stanno spingendo le istituzioni finanziarie verso l'innovazione utilizzando tecnologie self-service online e servizi di robo-advisor. Nell'industria e nel mondo accademico, tali soluzioni vengono chiamate FinTech e attirano l'attenzione di molti investitori. Nel mercato finanziario italiano, questa tecnologia, sebbene presente, non ha ancora mostrato una crescita esponenziale. Tuttavia, molte società finanziarie stanno cercando di vitalizzare i servizi di machine-learning a causa del basso costo operativo e della recente regolamentazione da parte del governo. Pertanto, in questo contesto di mercato, è importante identificare e utilizzare i fattori che influenzano l'accettazione dei robo-advisor da parte degli investitori. Attualmente, una delle sfide più critiche per l'e-government e l'e-banking è la precisione e corretta realizzazione dei fattori che hanno un impatto significativo sul comportamento del cliente. Senza un'adeguata conoscenza di questi fattori, sarebbe impossibile prevedere il livello di accoglienza verso nuovi servizi, acquisire un vantaggio competitivo e coordinare i programmi di marketing con le nuove esigenze degli investitori. Dall'altra parte, nel mondo competitivo di oggi, le banche sono sempre più obbligate a implementare nuovi servizi per fidelizzare i clienti attuali e attirarne di nuovi. Per tali motivi, lo studio qui esplicato è stato condotto con l'obiettivo di identificare i fattori influenti che hanno un impatto sullo sviluppo delle intenzioni d'uso degli utenti. Il modello di ricerca teorico è stato progettato sulla base del modello di accettazione della tecnologia (TAM), nonché della teoria dell'adozione della tecnologia, della teoria della diffusione della tecnologia e della teoria del comportamento pianificato. L'analisi dei dati nei domini della statistica descrittiva e inferenziale (equazioni strutturali) è stata eseguita utilizzando il software Rstudio e SAS. La trattazione è stata così strutturata: identificazione dei più significativi sviluppi strutturali all'interno del settore bancario tradizionale italiano, introduzione e analisi di quattro studi scientifici diversi ma interconnessi. Attraverso differenti approcci metodologici si è voluto contribuire ad identificare potenziali azioni strategiche che facilitano e responsabilizzano gli esperti politici, nonché manager e dipendenti delle istituzioni finanziarie ad attuare misure essenziali, efficaci ed efficienti affinché il tradizionale sistema bancario italiano possa continuare a mantenere un ruolo predominante nonostante la presenza di tecnologie dirompenti.Item On effects of non-cognitive skills, social isolation, and bullying on school performance(Università della Calabria, 2022-12-05) Skatova, Ekaterina; Rubino, Franco Ernesto; De Paola, MariaThe thesis aims to explore the impact of non-cognitive skills, social isolation among classmates, and bullying on educational outcomes, with a focus on Italian school setting. For this purpose, census data from INVALSI – the Italian National Institute for the Evaluation of the Educational System – on a whole population of Italian primary school children attending the 5th grade in the school year 2013/14 are used. The thesis is organized as follows. In Chapter 1, we investigate whether students’ non-cognitive skills affect their educational outcomes. For these students we estimate how standardized test scores in literacy and numeracy obtained in the 8th and 10th grades are affected by their academic motivation, regulatory self-efficacy, and social isolation as measured when attending primary school, controlling for their ex-ante cognitive abilities as proxied by standardized test scores achieved in the 5th grade.Item Opportunistic behaviors in fiscal policy : new evidence from italian municipalities(Università della Calabria, 2021-05-21) Giacobbe, Pasquale; Rubino, Franco Ernesto; Rose, GiuseppeL'obiettivo di questa tesi di dottorato è quello di investigare come gli outcome elettorali e i vincoli di natura politica influenzano gli obiettivi, la conduzione e i risultati della politica scale. E infatti ormai generalmente riconosciuto come l'analisi della politica economica debba spingersi a studiare gli incentivi e i vincoli politici ed istituzionali che condizionano il comportamento delle autorità. Il target di ricerca di questo lavoro è focalizzato sui comuni italiani. Gli apparati amministrativi locali dispongono infatti di una non trascurabile discrezionalità di spesa che può tradursi in una gestione opportunistica e clientelare della politica scale da parte dei politici in carica al ne di perseguire obiettivi personalistici, con conseguenze molto negative sugli equilibri finanziari del Paese. Le analisi empiriche presentate in questo lavoro vengono così declinate secondo una prospettiva di political economy. Questa tesi è articolata in tre studi di natura micro-econometrica, ognuno dei quali rappresenta una ricerca autonoma e indipendente dalle altre, che fanno chiarezza su importanti quesiti ai quali la letteratura economica, ad oggi, non ha ancora risposto in maniera soddisfacente ed esaustiva. Le diverse prospettive di analisi adottate permettono pero di desumere una visione unitaria, inquadrando i meccanismi attraverso i quali la politica scale locale viene attuata e come questa interagisce e viene influenzata da cambiamenti legislativi. Gli studi presentati hanno i seguenti titoli: 1. Political Budget Cycle in Italy: a Quasi-Experimental Analysis on Local Elections 2. Female Representation, Public Expenditure and the Political Budget Cycle: First Evidence from Italian Municipalities 3. Local Fiscal Multiplier: What Do We Know about Italy? Il primo capitolo veri ca la presenza di un Political Budget Cycle (PBC) nella spesa per investimenti comunali. La strategia identifi cativa si basa sulla variazione esogena nella spesa in conto capitale proveniente dal Patto di Stabilità Interno. Dato che dal 2001 i vincoli scali stabiliti da questo provvedimento legislativo non si applicano più ai comuni con meno di 5.000 abitanti, possiamo così utilizzare tecniche di tipo quasi-sperimentale (diff-in-diff). I risultati dimostrano che la spesa per investimenti aumenta del 37 percento nell'anno precedente le elezioni comunali. Vengono evidenziati dei meccanismi di targeted spending, ovvero vengono incrementate maggiormente quelle categorie di spese più visibili" dagli elettori quali strade, manutenzione del territorio, sport e cultura. Utilizzando i dati sulla composizione delle entrate pubbliche locali, si dimostra inoltre che il PBC è parzialmente finanziato tramite gli strumenti sui quali gli amministratori in carica hanno più controllo, ovvero accensione di nuovi prestiti e la dismissione di beni strumentali di proprietà del comune. Le nostre stime dimostrano che l'introduzione del Patto di Stabilità Interno dimezza ma non elimina il fenomeno del PBC. Nel secondo capitolo si analizza l'impatto sul PBC della composizione in termini di gender degli organi politici comunali. Questo studio utilizza la variazione esogena nella partecipazione femminile locale derivante dalla riforma sulle quote rosa, introdotta nel 1993 con la legge n.81/1993 ed abrogata nel 1995 per motivi di incostituzionalità. Utilizzando questo esperimento naturale e metodi a variabili strumentali, documentiamo gli e etti della presenza femminile nei consigli comunali. I risultati ottenuti mostrano che i ) un aumento del numero di donne elette, in generale, riduce il livello di spesa pubblica; ii ) questa riduzione colpisce quei settori tipicamente caratterizzati da PBC quali, ad esempio, la spesa per la manutenzione delle strade; iii ) un maggiore numero di donne elette all'interno dei consigli comunali porta ad un incremento della spesa per investimenti in polizia locale e sport; iv ) una maggiore presenza femminile non incide sulla dinamica del PBC; vengono perciò evidenziate uttuazione elettorali nella politica scale indipendentemente dal gender dei politici in carica. Mentre i primi due capitoli investigano gli e etti delle regole scali e della composizione femminile sui pattern elettorali della spesa pubblica comunale, il terzo capitolo ha l'obiettivo di rispondere al quesito circa gli e etti sul reddito pro-capite della spesa per investimenti locale. Viene così analizzato il principale meccanismo di trasmissione della politica scale: il moltiplicatore. Esso, in un certo senso, rappresenta una sintesi numerica del grado di effcacia della politica scale. Il moltiplicatore scale (locale) misura infatti l'e etto sul reddito (locale) di un aumento della spesa pubblica (locale). Anche in questo caso utilizziamo la variazione esogena nella spesa per investimenti comunale derivante dal Patto di Stabilità Interno. I risultati stimati dimostrano che per i comuni soggetti al Patto di Stabilità Interno, nonostante la riduzione nella loro spesa per investimenti, l'effetto della spesa in conto capitale sul reddito dichiarato e maggiore rispetto ai comuni non vincolati. In aggiunta, le nostre stime dimostrano che in Italia il valore del moltiplicatore, per tutta una serie di ragioni (bassa spesa per infrastrutture; corruzione; etc.), e estremamente basso. In ne, le analisi tramite metodi di econometria spaziale confermano che l'impatto della spesa per investimenti comunali sul reddito dichiarato e molto modesto e non e affitto da dispersione spaziale tra le aree geografi che contigue.Item The relationship between independent minority directors and related party transaction disclosure(Università della Calabria, 2021-09-02) Cappellieri, Francesca; Rubino, Franco Ernesto; Pastore, Patrizia; Ricciardi, AntonioThe thesis investigates the role minority shareholders' representation plays on detrimental and abusive Related party transactions (RPT) in Italy. The purpose is to analyse the impact that the slate-vote system can exercise on the fairness of the RPT procedure and the transparency of its disclosure. The role of RPT is central in the literature debate, also considering conceptual difficulties in defining and measuring its consequences. Mainly, academic research has been interested in the potential economic and social impacts of these peculiar transactions. There are conflicting views on whether RPTs are beneficial or detrimental to stakeholders. A review of the existing academic literature will be proposed (Chapter 1) to analyse the prevalent approaches that fuel academic debate: some studies give priority to risks over the benefits arising from the transaction (conflict of interest hypothesis); others emphasize the natural ability of RPT to compress monitoring costs (efficient transaction hypothesis); a more recent part of literature overcomes this dichotomy, offering a new perspective of RPT under contingency theory. Chapter 2 will show the most common legal techniques usable to tackle the risks of self-dealing RPT. Disclosure requirements and the procedures for approval by the board and/or shareholders, external independent advice, and ex-post standard-based tools are described in detail. In Italian institutional setting characterized by high concentrated ownership entities, independent directors do not have the actual effectiveness in fostering corporate transparency since they lack the mandate, the incentives, and the ability to be an efficient monitoring mechanism. In this context - in any setting that shares the same features and critical issue - the presence of objective, disinterested outsiders' members on boards of directors can represent an effective corporate governance solution to reduce the risk of opportunistic behaviours, overcoming the limits traced to the appointment of independent directors and disclosure requirements. The abandonment of the single-winner model – according to which the shareholder who holds most of the voting rights has the power to elect the entire board –in favour of a new multiple winner election systems (also known as 'slate-vote-system') – in which the appointment of the members of the board is also an expression of the will of the minorities – may therefore represent an effective mechanism to alleviate the principal-principal conflict and risk of majority shareholders can expropriate value to the detriment of minority ones (endemic issue of Italian setting). The appointment of at least one director by non-controlling shareholders reinforces the board independence from the corporate controllers (the management or the block- holder in case of high-ownership concentration) and ensure that at least some of the relevant resolutions of the company are adopted with the involvement of the minorities. The analysis will illustrate in Chapter 3 the Italian Regulation to steam the risk of detrimental RPT. In particular, procedures of fairness as rules to be followed in the decision-making process of the competent bodies (substantive Regulation) and transparency obligations, i.e., disclosure obligations that the company must fulfil periodically or immediately, to convey all necessary information to the market (transparency regulation) will be shown in detail. In the last part of the thesis, content analysis is conducted on RPT information documents to infer the influence that minority shareholders' representativeness could exercise on the immediate disclosure on the highly material transaction (Chapter 4). It evaluates the relationship with the ability of RPT communication to convey valuable information for all stakeholders, limiting self-serving managerial disclosure. The contribution restricts analysis to narrative disclosures 160 information documents on material RPTs approved by non-financial Italian listed companies to capture the influence of minority directors on impression management of RPT corporate disclosure. From the methodological point of view, besides the general descriptive aspects and statistics that allow the observation of the phenomena, qualitative and quantitative tools will be cross-sectionally and sometimes jointly used in carrying out the research objectives. The findings of this thesis contribute to the advancement of knowledge on the role of minority directors: this could be the basis for future suggestions related to the legislative framework and future insight for academics and practitioners.Item Three essays in applied microeconomics(Università della Calabria, 2021-05-05) Rondinella, Sandro; Rubino, Franco Ernesto; Agostino, MariarosariaLa presente tesi è articolata in tre capitoli indipendenti che affrontano tematiche attinenti al funzionamento del mercato del credito. Il primo capitolo analizza la politica adottata dalla Banca d’Inghilterra (BoE) durante la crisi finanziaria del 1914, utilizzando dati tratti dall’archivio storico della BoE. In particolare, l’analisi mira a verificare se la BoE svolse il ruolo di prestatore di ultima istanza a là Bagehot, basato su free lending, oppure adottò politiche di razionamento del credito basate sull’identità dei richiedenti di prestiti (discounter). Adottando una strategia econometrica conforme a quella di Anson et al. (2019), i risultati mostrano che la politica della BoE era orientata al razionamento del credito e divenne ancora più severa con l’intensificarsi della crisi. In linea con Flandreau e Ugolini (2011 e 2013) e Anson et al. (2019), l'identità del discounter sembra aver avuto un ruolo rilevante per la Banca. Il secondo capitolo investiga il ruolo delle Banche di Credito Cooperativo (BCC) come driver per la creazione d’impresa nelle province italiane, durante il periodo 2003-2012. I risultati mostrano che una maggiore presenza di BCC favorisce la creazione d'impresa, tuttavia, la magnitudo dell’effetto diverge a seconda dei settori industriali. Specificatamente, nel periodo pre-crisi la presenza nel tessuto locale di BCC favorisce la nascita di imprese high-tech, mentre, nel periodo 2009-2012 la presenza nelle economie locali delle BCC sembrerebbe influenzare maggiormente le imprese low-tech. Tale evidenza suggerisce che le BCC svolgano un ruolo rilevante nel finanziamento di imprese innovative e rischiose, tuttavia, nei periodi in cui il rischio d’impresa è più elevato, la maggiore avversione al rischio di questa tipologia di banche sembra indurle a sacrificare il finanziamento dei progetti più rischiosi. Infine, sfruttando un ampio campione di piccole e medie imprese (PMI) manifatturiere italiane osservate nel periodo 2003-2012, il terzo capitolo studia la relazione tra l’indebitamento delle PMI e la loro stabilità finanziaria (Z-score), verificando se la stessa sia influenzata dal grado di concorrenza che caratterizza il mercato del credito in cui le imprese operano. Utilizzando due indicatori per misurare la concorrenza bancaria locale – H-statistic e Boone indicator – i risultati mostrano che l'impatto negativo della leva finanziaria sulla salute finanziaria delle imprese è più severo per le imprese che operano in mercati bancari più competitivi. Sembrerebbe che i costi associati alla concorrenza tendano a prevalere sui potenziali benefici, portando le banche ad essere meno propense a stabilire rapporti di prestito con imprese a rischio, aumentando la loro vulnerabilità finanziaria.Item Three essays of applied economics : superstar effect, taxation and workers' mobility, penalties and deterrence(Università della Calabria, 2021-08-11) Gaetano, Giacinto; Rubino, Franco Ernesto; Scoppa, VincenzoThis thesis is composed of three distinct essays, aiming at studying three different phenomena, highly relevant in the economic literature: the phenomenon of the superstar effect, the relationship between the levels of taxation and the mobility of workers across countries or regions, the deterrence resulting from the tightening of laws in a given legal system. The thesis is made up of three chapters. First of all, collecting data from the American basketball championship (NBA), we are able to show the importance of the phenomenon called "Superstars Effects" in the determination of players' wages. In the second chapter, taking into consideration the United States of America, we determine, through the use of Multinomial Logit Models, how the different levels of taxation in the different US states affect the choice of where to play by the players of the NBA championship. Finally, the third chapter examines the impact of the introduction of Law no. 41/2016 in Italy (the law introducing the crime of "Vehicular homicide"), on the number of accidents and on the main forms of driving offences involved in the introduction of the law, through the use of a Regression Discontinuity Design.Item Three essays on enduring lending relationships and firms' performance(Università della Calabria, 2021-05-05) Errico, Lucia; Rubino, Franco Ernesto; Trivieri, FrancescoIl presente lavoro di tesi è articolato in tre capitoli indipendenti in cui si indaga il ruolo svolto dalla durata delle relazioni di credito sulle performance delle imprese. Il primo capitolo valuta il legame tra enduring lending relationships e la produttività delle piccole e medie imprese (PMI) operanti in Francia e Italia nel periodo 2001-2008. Seguendo Agostino et al. (2018), si ipotizza che l'impatto della durata dei rapporti di prestito possa essere eterogeneo sugli incentivi dei manager e, successivamente, sulla produttività a seconda del livello di debito delle imprese. Per modellare la relazione tra produttività del lavoro e Total factor productivity (TFP) e le loro rispettive determinanti, si applica il system GMM proposto da Blundell e Bond (1999). In linea con Agostino et al. (2018), i risultati principali mostrano che l'effetto positivo della durata delle relazioni di credito sulla produttività delle PMI diminuisce all’aumentare del livello del debito delle imprese. In particolare, al di là di una certa soglia di debito, tale impatto diventa non significativo o, addirittura, negativo. Il secondo capitolo analizza il ruolo che la dotazione di capitale sociale a livello regionale svolge nell'influenzare i costi e i benefici delle relazioni di prestito. Stimando il legame tra la durata dei rapporti di prestito e la produttività delle PMI italiane nel periodo 2004-2009, ho verificato empiricamente se vi sia complementarietà o sostituibilità tra le relazioni di credito e capitale sociale. Sul piano metodologico, prima si adotta un metodo di stima a due stadi della TFP, calcolata col metodo proposto da Levinsohn e Petrin (2003), e poi lo stimatore system GMM proposto da Blundell e Bond (1999). I risultati mostrano che l’impatto (positivo) di enduring lending relationships diminuisce all'aumentare del capitale sociale, suggerendo che social capital potrebbe fungere da sostituto delle relazioni di credito. Queste ultime, tuttavia, sembrano essere importanti per le performance delle PMI nelle regioni meno civiche. Il terzo capitolo offre un'analisi empirica sul ruolo che le close lending relationships potrebbero svolgere sul default delle imprese. L'indagine empirica impiega micro dati su imprese manifatturiere operanti in Francia, Italia e Spagna nel periodo 2005-2009. Sulla base della letteratura sui costi e sui benefici delle relazioni di prestito e considerando che strette relazioni banca-impresa possono avere effetti opposti sul fallimento di un'impresa, l'influenza della durata delle relazioni di credito sul default delle imprese è una questione empirica aperta. Applicando modelli per variabili dipendenti binarie e modelli di survival analysis, i risultati principali mostrano che la durata delle relazioni di credito sembra ridurre la probabilità di default delle imprese. In altri termini, close lending relationships tendono ad espandere l'accesso ai finanziamenti esterni e, a loro volta, a ridurre il default delle imprese, coerentemente con i risultati della letteratura sugli effetti benefici delle lasting lending relationships sul fallimento delle imprese.