Dipartimento di Scienze Aziendali e Giuridiche - Tesi di Dottorato
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Questa collezione raccoglie le Tesi di Dottorato afferenti al Dipartimento di Scienze Aziendali e Giuridiche dell'Università della Calabria.
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Item Ambizioni e 'crisi' dell'Estado Autómico: l'orizzonte della cooperazione(2013) Serra, Elda; D'Ignazio, GuerinoItem The analysis of heterogeneity among firms antecedents, components and main disseminations(2009) Pellegrino, Antonella; Lanza, AndreaItem Asset intangibili e responsabilità sociale d'impresa : strumenti innovativi di rendicontazione(2006) Rusciano, Rosamaria; Ricciardi, AntonioItem Autonomia testamentaria e libertà dei chiamati(2012) Spatuzzi, Angelo; Criscuolo, FabrizioItem Banche, crisi aziendale e turnaround(2007) Mucerino, Alessandra; Piluso, FabioItem Banking development and corporate financial policies : the game-changing role of FinTech and globalization(Università della Calabria, 2021-08-04) Fasano, Franco; Rubino, Franco Ernesto; La Rocca, MaurizioBanks are the engine of firm growth and the extant literature suggests that the local banking development, in terms of geographical concentration of bank branches and proximity to the customers, matters to corporate financial policies, especially for SMEs. However, new financial technology and globalization of financial markets could threaten the relevance of local bank branches. The present thesis studies two new issues in this field of research and investigates whether FinTech and the international integration of financial markets shape the effect of local banking institutions on firm value creation processes. Results reveal that banking integration and banking digitalization mitigate the role of local banking development. However, the bank-entrepreneur relationship is still important and fosters the provision of bank credit, which represents the fuel that feeds the firm growth.Item Cash holdings: stato dell'arte, effetti sul valore e governance(2015) Cambrea, Domenico Rocco; La Rocca, MaurizioItem Cognitive and behavioral reactions of consumers to human density: the moderating role of social factors(2019) Cardamone, Ernesto; Miceli, GaetanoHuman density is a crucial factor in several market contexts and in the last forty years marketing researchers have investigated its effects on various consumer reactions, such as satisfaction and choices. However, consumer behavior researchers disagree upon whether human density affects negatively or positively consumer reactions. At the current state-of-art, the roles of social factors (the relationship with the other customers in the crowd) received little attention. Previous research indeed ignored, in most of the cases, the multifaceted nature of the crowding phenomenon. Across three essays, I investigated the moderating role of social factors in the relationships between human density and cognitive and behavioral ractions, such as willingness to stay and vice-virtue choices (essay 1), repurchase behavior (essay 2), and calories intake (essay 3). This research contributes to the crowding literature by demonstrating that it is necessary to consider social factors in the analysis of the effects of human density. In all the proposed studies, the emerged pattern suggests that the composition of the crowd, considering social group identity or similarity, leads to different effects of human density on consumer reactions.La densità umana è un fattore cruciale in numerosi contesti di mercato e negli ultimi quaranta anni numerosi ricercatori di marketing hanno investigato i suoi effetti su varie reazioni dei consumatori, quali soddisfazioni e scelte. Tuttavia, i ricercatori di consumer behavior non concordano se la densità umana influenzi negativamente o positivamente le reazioni dei consumatori. Allo stato dell’arte attuale, il ruolo dei fattori sociali (la relazione con gli altri consumatori nella folla) ha ricevuto scarsa attenzione. La ricerca precedente infatti ha ignorato, in molti casi, la natura multiforme del fenomeno affollamento. Attraverso tre essay, ho analizzato il ruolo di moderazione dei fattori sociali nella relazione tra densità umana e reazioni cognitive e comportamentali, come la willingness to stay e le scelte tra prodotti vice-virtue (essay 1), i comportamenti di riacquisto (essay 2), e il consumo calorico (essay 3). Questa ricerca contribuisce alla letteratura sull’affollamento dimostrando che è necessario consideratore i fattori sociali nell’analisi degli effetti della densità umana. In tutti gli studi proposti, emerge un pattern indicante che la composizione della folla, considerando i gruppi sociali di appartenenza o la similarità con gli altri, porta a effetti differenti della densità umana sulle reazioni dei consumatori.Item Corporate governance e gender diversity in Italia(2018) Aura, Francesca; Rubino, Franco ErnestoItem Credito agrario ed imprenditore agricolo professionale(2009) Calabrò, Livio; Caterini, EnricoItem Criteri di ripartizione delle risorse al sistema universitario statale italiano : analisi empirica e riflessi su un caso studio(Università della Calabria, 2021-09-02) Mazzitelli, Diego; Rubino, Franco Ernesto; Veltri, StefaniaLa modalità di approccio alla gestione delle amministrazioni pubbliche negli ultimi vent’anni è cambiata radicalmente sia a livello internazionale che nazionale. Università e Ricerca sono contesti nei quali la valutazione è entrata prepotentemente come strumento politico e di gestione, rivolto al perseguimento di efficacia ed efficienza della performance, dell’organizzazione amministrativo-contabile. L’inizio del cambiamento e l'introduzione di processi di valutazione nelle università italiane coincidono con una evoluzione normativa che si è susseguita nel tempo. Negli ultimi anni, una crescente competizione tra istituzioni universitarie oltre alla stretta economica con tagli alla spesa, hanno impattato sulle metodologie strategico - gestionali delle singole università in relazione ai rispetti PMS1. Nel tempo, per la valutazione delle performance delle amministrazioni pubbliche e nel caso specifico delle istituzioni universitarie, si è resa necessaria l'esigenza di avere sistemi unici di valutazioni. Al fine di poter rendere confrontabili le diverse organizzazioni sul piano qualitativo ed economico e poter determinare un'assegnazione equa delle risorse sulla base dei risultati raggiunti. Il nostro lavoro, attraverso un quadro generale sull'evoluzione normativa dei sistemi di finanziamento e delle performance delle Università, consente di analizzare i processi che hanno segnato il profondo cambiamento del sistema universitario italiano caratterizzato anche da una maggiore autonomia degli atenei rispetto al Governo centrale. L'obiettivo della nostra ricerca è quello di analizzare e verificare che gli attuali criteri di attribuzione delle risorse agli atenei in Italia non favoriscono una redistribuzione equa ed efficace delle stesse. Inoltre si evidenzia che tra i parametri più influenti nella redistribuzione delle risorse sembra esserci la contribuzione studentesca, pertanto, ad elevati livelli di tassazione corrispondono maggiori finanziamenti sia in termini di Punti Organico (PO) che di Fondo per il Finanziamento Ordinario (FFO). Infatti, l’attuale sistema di ripartizione delle risorse costituisce un vantaggio per le università del nord rispetto a quelle del sud in quanto al centro-sud i redditi delle famiglie sono più bassi e la tassazione è già al limite massimo; il FFO dovrebbe compensare questa mancanza di risorse ma gli attuali criteri di attribuzione delle risorse non lo consentono. Il presente lavoro di tesi è articolato in sette capitoli. Nel primo capitolo viene delineato un quadro generale della normativa che disciplina il funzionamento delle università italiane con un particolare approfondimento sulla Riforma Gelmini del 2010, cardine nel processo di cambiamento del sistema universitario nazionale. Nel secondo capitolo è approfondito l’argomento dell’autonomia finanziaria e della gestione contabile delle università con una trattazione degli interventi modificativi e integratici delle riforme; in particolare, vengono analizzate le fonti di finanziamento, principalmente il Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) e i Punti Organico (PO), e il passaggio dalla contabilità finanziaria a quella economico-patrimoniale. Nel terzo capitolo viene analizzata la composizione del personale docente universitario e, in particolare, i nuovi meccanismi di reclutamento. Il quarto capitolo viene dedicato all’analisi di regressione multipla e ai test statistici per la valutazione della significatività dei risultati ottenuti. Nel quinto capitolo, invece, sono stati ampiamente descritti gli argomenti riguardante i dati panel e i modelli maggiormente utilizzati, che saranno oggetto di utilizzo per l’analisi econometrica. Il metodo panel infatti, prevalente nella letteratura della crescita, consente la stima e la formulazione di modelli interpretativi qualitativamente ottimali dei fenomeni oggetto di analisi. Nel sesto capitolo, abbiamo sviluppato l’analisi empirica grazie all’utilizzo di un dataset avente caratteristiche panel con oggetto un campione di atenei italiani. Per questo, i dati, relativi alle variabili esplicative individuate nel modello teorico, sono disponibili interamente. Infatti, abbiamo voluto approfondire l’effetto, sia sul Fondo di Finanziamento Ordinario e sia sui Punti Organico, degli indicatori che valutano i livelli di efficacia, efficienza ed economicità degli atenei e la qualità della ricerca accademica. L’ipotesi fatta sulla base degli studi esplorativi eseguiti conferma che miglioramento di tali indicatori corrisponde un incremento dell’allocazione delle risorse del Fondo di Finanziamento Ordinario e dei Punti Organico. In primis andremo a valutare il modello lineare statico con annessi dati panel; In seguito verificheremo il modello ad effetti fissi e il modello ad effetti random; Per finire, attraverso l’utilizzo del test di Hausman andremo a verificare quale dei due stimatori (FE e RE) sia realmente il più adeguato. Per la generazione dei risultati finali, per la sua potenza di calcolo, è stato impiegato il software Stata. Infine, nel settimo ed ultimo capitolo ci focalizzeremo sull’Università della Calabria descrivendo il suo passaggio dalla contabilità finanziaria a quella economico patrimoniale e sulle problematiche legate all’allocazione delle risorse pubbliche per il funzionamento ordinario degli atenei, le quali coinvolgono principalmente le università del Mezzogiorno.Item CSR e performance delle imprese energetiche italiane(2017) Aura, Caterina; Rubino, Franco ErnestoIl presente elaborato mira a focalizzarsi sullo studio della Responsabilità Sociale dell’Impresa, spesso abbreviata con l’acronimo "CSR" (Corporate Social Responsibility), che nella sua accezione più ampia vuole integrare istanze sociali e ambientali nella più generale gestione aziendale. L’interesse per questo argomento è cresciuto e si sta ampliando sempre più per il fatto che, comportarsi in maniera socialmente responsabile, almeno per le grandi aziende, dal 2017 diventerà obbligatorio. L’UE introdurrà inoltre meccanismi premianti per quelle aziende che, pur non essendo direttamente interessate, accoglieranno volontariamente la sfida Nello specifico del lavoro la Rsi quindi viene dapprima valutata e intesa come leva strategica del management aziendale e successivamente, viene analizzata la rilevanza e l’impatto economico che tale impostazione può esercitare sull’azienda. In particolare il lavoro si sviluppa su 3 capitoli. Nel primo capitolo vengono descritte le origini della CSR, il quadro di riferimento storico, le critiche, i punti di contatto con la teoria degli stakeholder, per poi passare alla definizione del concetto di "rendicontazione sociale". Nei contenuti del secondo e terzo capitolo sono discussi gli approcci e gli strumenti alla Rsi; viene costruito e descritto un modello di business case su un campione di aziende Italiane quotate del settore dell’energia elettrica, per valutare l’influenza della Rsi sulle performance d’impresa. Tale modello viene poi, analizzato per vedere se sia possibile o meno allargarlo per lo studio di tutte le imprese che operano in quel settore, ovvero se sia possibile arrivare ad un modello interpretativo generale che valga al di là del singolo caso. Se si leggono i precedenti lavori sull’argomento, ci si rende conto che, sono stati fatti molti tentativi di studio sulla relazione tra "CSR e performance d'impresa", con riferimento a situazioni di contesto per singole imprese, ma sono pochi i casi di in cui si è cercato di costruire un modello che avesse una valenza generale per tutto il settore delle imprese esaminate. Infine vengono illustrati e descritti, l’analisi del modello, i relativi risultati e la verifica delle ipotesi fino ad arrivare alle conclusioni, contenute nel quarto ed ultimo capitolo, corredato da riflessioni e critiche, illustrandone i possibili sviluppi futuri. La scelta di studiare ed approfondire questa tematica è dettata dal fatto che, oggi l’attenzione alla CSR è talmente diffusa che, conformarsi ad essa, è diventata per le imprese praticamente una necessità, se esse vogliono fornire un’immagine positiva della loro attività agli occhi dei 5 consumatori, degli investitori e, più in generale, dell'ambiente in cui l’azienda produce e vende: solo così si possono raggiungere migliori livelli di performance. I contributi offerti da E. R. Freeman (Stakeholder Theory), A. B. Carroll (Piramide di Carroll) e M. Porter (La catena del valore sociale), hanno determinato il passaggio decisivo verso una sistematizzazione del concetto di CSR, superando i paradigmi del pensiero liberale di Adam Smith e della Shareholder Theory di Friedman.(Troise F., 2013). La massimizzazione del profitto quindi non rappresenta più per l’azienda l’unico scopo o fine indiscusso come sostenuto nel tempi dalle teorie neoclassiche. Si viene profilando allora nel sistema economico e sociale un nuovo modo di fare e dare vita all’impresa; un modo in cui la necessità di integrare le questioni etiche, sociali ed ambientali all’interno della strategia aziendale rappresenta l’aspetto chiave oltre che della moderna economia, anche del resto del mondo.Item Federalismo fiscale e Costituzione : una comparazione fra Spagna e Italia(2011) Massa Gallerano, Greta; Loprieno, Donatella; Balaguer Callejón, FranciscoABSTRACT - TESIS DOCTORAL Federalsimo Fiscal y Constitución. Una comparación entre España e Italia Dott.ssa Greta Massa Gallerano Università della Calabria y Universidad de Granada La presente Tesis doctoral – ‘El federalismo fiscal. Una comparación entre España e Italia’– tiene por objeto la cuestión central de la organización institucional y política del Estado descentralizado, y en especial la garantía de los derechos y su efectiva realización a través de la capacidad financiera de sus distintos niveles institucionales. La Tesis doctoral está dividida en cuatro capítulos. En el primer Capítulo hemos intentado presentar el tema de investigación, el método cientifico utilizado (es decir, el metodo constitucional – comparado entendido, según la doctrina häberliana, como “comparación cultural” entre los territorios europeos), así como las motivaciones de la comparación entre el ordenamiento español y el italiano. El núcleo de la investigación ha sido identificado en el análisis de la autonomía financiera garantizada por la Constitución a los territorios, y en el relativo vínculo de ésta con los principios constitucionales de igualdad, solidaridad, autonomía y leal colaboración (Bundestreue). El interrogante principal se ha referido, por consiguiente, a la posibilidad de individualizar un ‘equilibrio’ entre las exigencias de autonomía financiera de los territorios, y de los referidos principios constitucionales de autonomía, solidaridad e igualdad (interterritorial e interpersonal). En particular, nos hemos preguntado si la actuación de una fuerte decentralización financiera, en los dos Estados, puede producir una agresión del principio constitucional de igualdad – y causar disparidad de trato entre los ciudadanos según de donde éstos tengan su residencia – o, por 2 contra, puede dar lugar a un mejor equilibrio del sistema público y de la garantía de los derechos civiles y sociales. Para encontrar respuesta sobre tal cuestión – además de analizar los sistemas constitucionales y normativos de federalismo fiscal de España e Italia – ha sido muy relevante el análisis de unos factores políticos, sociales y económicos que caracterizan los territorios de los dos Estados investigados y que se unen, inescendiblemente, a la autonomía financiera. Nos referimos, sobretodo, a la fuerte polarización económica y social entre los distintos territorios (en Italia, incluso, una de las más fuerte de Europa); al papel jugado por los partidos políticos territoriales, y por la negociación bilateral entre el Estado y los territorios; a la calidad del Presupuesto público, de las inversiones públicas y de los servicios prestados, y, por último, a la indispensable correponsabilidad fiscal por parte de los territorios. La primera parte de la tesis doctoral recoge, en fin, las razones de la comparación entre los sistemas de federalismo fiscal español e italiano, los cuales se concretizan, en síntesis, en la voluntad de individualizar en el sistema autonómico español, bajo el perfil de la financiación de las CCAA, el modus operandi para un Estado como Italia, donde el actual proceso de descentralización financiera – junto a los fuertes desequilibrios territoriales de renta – lleva el riesgo de aumentar la disparidad de trato según el lugar de residencia, y de romper la ya débil cohesión social del País. A través de la comparación jurídica – constitucional hemos intentado, por lo tanto, encontrar los puntos de contactos, las divergencias y los posibles escenarios futuros para España e Italia. En particular, el análisis de la experiencia española se ha efectuado antes de la italiana por dos razones fundamentales. Ante todo, porque el elevado nivel de maduración de la descentralización financiera, la más larga experiencia española en este campo, así como la atenuación del desequilibrio económico y social entre las distintas CCAA, pueden indicar los caminos practicables y aquello que, por contra, puede intensificar la tensión entre los referidos principios 3 constitucionales. La segunda razón se identifica el lo que hemos definido como ‘suplemento de investigación’ (‘supplemento di indigine’); es decir, el análisis del sistema de financiación especial de las Islas Canarias, con el fin de profundizar en el empleo de medidas fiscales particulares (‘fiscalità di vantaggio’) – para aquellos territorios económicamente menos desarrollados – tanto desde la perspectiva constitucional, como desde la perspectiva comunitaria. En el tercer y cuarto Capítulo hemos reconstruidos, respectivamente, las experiencias constitucionales, normativas e históricas del federalismo fiscal español e italiano. Siendo los principios constitucionales de igualdad, solidaridad y autonomía base teórica de la investigación, para los dos ordenamientos se han analizado los que se han considerado los aspectos fundamentales para la actuación de la autonomía financiera. Es decir: la estructuración del sistema de perecuación financiera y, por tanto, los criterios utilizados para la distribución de los recursos entre los territorios, los cuales están relacionados con el principio de solidaridad y con la garantia de la igualdad entre todos los ciudadanos; la coparticipación territorial en los impuestos del Estado (o ‘territorialización de los impuestos’), la cual, si por un lado es importante para la responsabilización en la gestión territorial de los recursos, por otro puede estructurar un sistema de federalismo fiscal muy competitivo. Además, en estos dos Capítulos ha sido analizada la jurisprudencia constitucional sobre la autonomía financiera y, así, la fundamental contribución de la jurisdicción constitucional en la realización de los sistemas constitucionales de federalismo fiscal en los dos Estados. En el último Capítulo – es decir, el Capítulo sobre la perspectiva comparada y comunitaria – hemos analizado los escenario actuales de federalismo fiscal en Italia y en España: así pues, para Italia, la Ley n. 42/2009 (Delega al Governo in materia di federalismo fiscale, in attuazione dell’art. 119 Cost.); y para España, el último modelo de financiación de las CCAA aprobado en el julio de 2009, y la relativa reforma de la LOFCA. 4 Sin embargo, antes de analizar dichas leyes, ha sido oportuno remarcar el actual escenario de crisis económica que están viviendo estos dos Estados (y en general, toda Europa), las relativas medidas financieras adoptadas por lo gobiernos, y las posibles consecuencias de esta crisis sobre el proceso de descentralización financiera (sobre todo en Italia), en términos de costos y de sostenibilidad de los nuevos modelos de financiación. También en esta parte de la investigación nos hemos detenido, para Italia, en la indentificación de los costos estándar – es decir, el quantum suficiente, homogéneo y mínimo para asegurar la prestación de servicios públicos fundamentales, recogidos en la Ley n.42/2009 sobre Federaslimo fiscal –, en los mecanismos de percuación, y en la la territorialización de los impuestos. En lo que se refiere al último modelo de financiación de las CCAA en España, nos hemos detenido ahora en el papel desarrollado por las Reformas Estatutarias (sobre todo en Cataluña), en la determinación de los nuevos criterios para la distribución de los recursos entre los territorios (contenido en el último modelo de financiación) y en el aumento de los impuestos cedidos a los territorios (50% del IRPEF y de la IVA). En refencia al caso catalán, además, se han analizado los contenidos sobre financiación de la sentencia del Tribunal constitucional sobre el ‘Estatut Catalán’, n. 31/2010. En la parte final de la investigación, como se ha adelantado, hemos examinado el sistema especial de financiación de las Islas Canarias y, en consecuencia, hemos comparado dicho sistema con la eventual actuación de medidas fiscales particulares en Italia (‘fiscalità di vantaggio’), a la vista del art. 119, apartado V de la Constitución, de la Ley n. 42/2009 sobre Federalismo fiscal y, también, de la reciente jurisprudencia comunitaria en esta materia. En particular, las Islas Canarias gozan tanto de, lo que hemos definido como, ‘cobertura’ constitucional (Disposición Adicional tercera de la Constitución), como de una distinta actuación del derecho comunitario para la realización de medidas fiscales particulares. Así, hemos intentado imaginar un hipotético escenario en el que se pudieran llevar a cabo, también, tales 5 medidas fiscales en los territorios italianos económicamente menos desarrollados. Sin embargo, el análisis comparado nos ha llevado a concluir que la eliminación – por parte del legislador de revision constitucional – de la referencia a la explotación del Mezzogiorno y de las Islas, así como la (según nosotros) errada colocación de esta tematica en la Ley n.42/2009, podrían delinear un marco no necesariamente favorable para las regiones económicamente más desfavorecidas. El tema de la ‘fiscalità di vantaggio’, finalmente, nos ha llevado a profundizar en el análisis de los vínculos comunitarios en relación a la realización del federalismo fiscal, y, en particular, deteniéndonos en la reciente jurisprudencia del Tribunal de Justicia de la Unión europea en esta materia. En particular, ha sido examinada la así llamada sentencia sobre el ‘impuesto sobre el Lujo’ (C-106/08) de la región Sardinia, y los (posibles) límites que la misma ha puesto a la actuación de la autonomía financiera en virtud del principio europeo de no discriminación. La Tesis doctoral concluye con la referencia a los principios constitucionales ilustrados en la primera parte de la misma, y ha intentado contestar las preguntas inicialmente indicadas, a la luz de los diversos escenarios analizados en la investigación. En particular, nos hemos referido a los problemas causados por la evidente ‘indefinición’ constitucional en materia de financiación de los territorios tanto en Italia, como en España; problemas que pueden afectar tanto a la actuación de la solidaridad interterritorial y de la igualdad sustancial, como al desarrollo económico, social y cultural de estos territorios.Item Gli atti di destinazione ex art. 2645 ter c.c. e la meritevolezza degli interessi(2012) Magnelli, Mauro F.; Lasso, AnnaItem I sistemi contabili emergenti nell'ambito dei modelli di pianificazione, programmazione e controllo negli atenei italiani(2006) Malizia, Lidia; Fabbrini, GiuseppeItem Item Il bilancio dei gruppi comunali(2006) Puzzo, Maria; Musaio, AlessandroItem Il costituzionalismo transnazionale del sistema interamericano di tutela dei diritti umani e i federalismi 'accentratori' messicano e argentino(2014) Giannino, Domenico; D'Ignazio, GuerinoItem Il danno punitivo tra ordinamento giuridico comunitario ed ordinamenti giuridici statali(2011) Tocci, Mario; Criscuolo, FabrizioItem Il diritto all'espressione dell'orientamento sessuale nel panorama comparatistico con particolare riferimento all'ordinamento italiano e spagnolo, nonché nella prospettiva europea(2009) Ugolino, Francesca; Loprieno, Donatella